
I rischi nascosti nei detersivi per bucato (www.forastiere.it)
L’uso di alcuni detersivi domestici può rappresentare un rischio significativo per la salute, avvertono gli esperti nel settore.
Nonostante la vasta offerta di prodotti per il bucato – che vanno dai detersivi per bianchi o colorati, fino a quelli specifici per lana o per lavaggi a basse temperature – è fondamentale valutare con attenzione la composizione e l’efficacia reale di questi prodotti, soprattutto per tutelare la pelle e l’ambiente.
Molti consumatori sono attratti dal profumo intenso e dall’efficacia apparente dei detersivi, ma il profumo di “pulito” non sempre equivale a sicurezza. È frequente, infatti, che il contatto con abiti lavati con detergenti troppo aggressivi provochi irritazioni cutanee, arrossamenti, prurito o dermatiti da contatto, specialmente nei soggetti più sensibili come i bambini. Questi disturbi possono manifestarsi con sintomi apparentemente lievi, come la pelle che pizzica, arrossamenti al collo o prurito dopo l’attività fisica, ma sono campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Il problema spesso risiede negli ingredienti contenuti nei detersivi: profumi sintetici persistenti, coloranti inutili, sbiancanti ottici che simulano la pulizia senza eliminarla realmente, e conservanti come gli isothiazolinoni (MI/MCI), noti per la loro capacità di causare sensibilizzazione cutanea. Inoltre, i detersivi in polvere contengono enzimi efficaci contro le macchie proteiche ma irritanti se inalati, mentre quelli liquidi, privi di sbiancanti a ossigeno, possono favorire la formazione di biofilm e cattivi odori nella lavatrice se utilizzati in eccesso.
Dal punto di vista ambientale, anche se l’Europa ha fortemente limitato l’uso di fosfati nei detersivi, alcune vecchie scorte o prodotti meno regolamentati possono ancora contenerli. Più comuni sono invece i fosfonati, usati per contrastare l’acqua dura, ma poco biodegradabili e quindi potenzialmente dannosi per gli ecosistemi acquatici.
Come scegliere detersivi più sicuri e sostenibili
La soluzione proposta dagli esperti è di optare per detersivi senza profumo e senza coloranti, preferibilmente certificati EU Ecolabel, un marchio europeo che garantisce un basso impatto ambientale e la sicurezza per la salute. L’EU Ecolabel valuta l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla produzione allo smaltimento, assicurando che i prodotti rispettino criteri rigidi di sicurezza, biodegradabilità e prestazioni.
Oltre alla scelta del prodotto, è fondamentale dosa correttamente il detersivo in base alla durezza dell’acqua e al carico di bucato. Sovradosare non solo non migliora la pulizia, ma può lasciare residui dannosi per la pelle e la lavatrice, oltre a favorire la formazione di cattivi odori e biofilm. Un consiglio pratico è di ridurre la quantità indicata sulle etichette del 20-30% se si utilizza acqua dolce.
Gli ammorbidenti tradizionali, spesso ricchi di quaternari d’ammonio persistenti, non sono indispensabili e possono essere sostituiti con alternative certificate o eliminati del tutto per ridurre l’esposizione a sostanze potenzialmente irritanti. È fondamentale evitare “rimedi casalinghi” come l’aceto, che può danneggiare le guarnizioni della lavatrice e, se accidentalmente miscelato con candeggina, può generare gas tossici.

La manutenzione regolare della lavatrice è un altro passaggio cruciale per prevenire problemi di salute e preservare l’efficienza dell’elettrodomestico. Un ciclo mensile a 60 °C a vuoto, con un po’ di detersivo in polvere o un prodotto specifico, permette di rimuovere residui, biofilm e odori sgradevoli. Inoltre, tenere il cassetto e l’oblò aperti tra un lavaggio e l’altro aiuta ad evitare accumuli di umidità e muffe.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta alle pods o monodosi, che rappresentano un pericolo concreto per i bambini piccoli in caso di ingestione o contatto con gli occhi. Pediatri e autorità sanitarie raccomandano di conservarle in alto, lontano dalla portata dei più piccoli, e di chiuderle sempre con sicurezza.
Infine, per chi preferisce soluzioni “naturali”, è importante sapere che prodotti come le cosiddette “noci del sapone” non garantiscono una pulizia efficace, soprattutto in zone con acqua dura. In questi casi, è preferibile affidarsi a detersivi eco-certificati, che uniscono efficacia e sostenibilità.